L’ape per il suo miele e il suo pungiglione rappresenta la misericordia (dolcezza) unita alla giustizia (forza).

Il miele e la cera che esse producono richiamano il mistero della divinità.

L’arnia dove le api rifugiandovisi la riempiono della loro attività e del loro miele è immagine della Chiesa che Cristo accoglie e nutre con miele di roccia e con il Pane degli angeli!

Già nell’Antico Testamento, l’ape assume molti significati: per la sua operosità, per il suo lavoro instancabile e per il suo zelo, è soprattutto simbolo di Rinascita per la sua caratteristica di sparizione in inverno e ripresa in primavera.

Ecco perché è considerata immagine di Cristo Risorto.

Nell’antico inno dell’Exultet, che annuncia il glorioso evento della Risurrezione di Gesù, si fa riferimento alle api che producono la cera con la quale si confezione il Cero Pasquale che alimenta la luce di Gesù:

“In questa notte di grazia

accogli, Padre santo, il sacrificio di lode,

che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri,

nella solenne liturgia del cero,

frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.

Pur diviso in tante fiammelle

non estingue il suo vivo splendore,

ma si accresce nel consumarsi della cera

che l’ape madre ha prodotto

per alimentare questa preziosa lampada”.