Un bimbo di venti mesi, di nome Tomasino, i cui genitori avevano l’abitazione vicino alla chiesa del beato Antonio, in Padova, fu lasciato incautamente da sua madre accanto a un recipiente pieno d’acqua. Allorché quella donna fece ritorno a casa, vedendo emergere i piedi del bambino da quel mastello, vi si precipitò, e vide che la testa del figlio stava all’ingiù, nel fondo del recipiente, mentre i piedi si levavano sopra. Urlando trasse fuori il piccino, ormai rigido e morto. Piangendo e lamentandosi ad alta voce, mise sossopra tutto il vicinato. Numerose persone accorsero sul posto, compresi alcuni frati in compagnia degli operai che lavoravano a certe riparazioni nella chiesa di sant’Antonio. Avendo constatato che il piccolo era sicuramente morto, ebbero compassione della sofferenza e delle lacrime della madre. Costei però, ricorrendo alla intercessione del beato Antonio, si mise ad implorarne l’aiuto; e fece voto di distribuire ai poveri la quantità di grano corrispondente al peso del bimbo, se il beato Antonio lo avesse risuscitato. Passato un po’ di tempo, il bambino risorse e fu ridato vivo a sua madre.
Benedizione dei Pani di Sant’Antonio 2020
2020-06-14