L’acqua fa esplicitamente riferimento al lavacro battesimale e alla figura di San Giovanni detto appunto il “Battista” perché battezzò nelle acque del Giordano lo stesso Gesù, “autore del battesimo”.

I fiori, che apparentemente sembrano sconosciuti al rito del battesimo, in realtà richiamano un altro elemento che è l’olio ed in particolare il crisma, l’olio profumato con cui vengono unti gli uomini divenuti figli. Ci sono i fiori, infatti, alla base di ogni essenza profumata che, mista all’olio, formano il crisma che invia i battezzati nel mondo a portare il buon profumo di Cristo.

Tutto questo in un giorno particolare, il 24 giugno, il giorno più lungo, il giorno con più luce. Da domani, infatti, le giornate tenderanno gradualmente a perdere luce fino al 25 dicembre, giorno di Natale, quando nasce Cristo, sole del mondo. A partire da Natale le giornate tenderanno naturalmente ad allungarsi nuovamente. Ecco realizzata la promessa del Battista: “io devo diminuire perché un altro, Gesù, deve sorgere e crescere”. È Lui Gesù la luce che rischiara le tenebre della nostra umanità. È la luce che il giorno del nostro battesimo c’è stata consegnata attraverso la candela e la veste bianca.

A San Giovanni chiediamo stanotte questo dono: custodire in noi la fede nel Figlio di Dio. Che sia semplice, pura e capace di esprimere, come questa tradizione, la bellezza dell’intreccio della vita di Dio con la nostra vita.