Oggi 15 giugno la Chiesa ricorda la memoria liturgica di San Vito martire.
Anche la nostra Comunità conserva nella Chiesa del Suffragio una statua di legno e cartapesta dedicata del Santo martire lucano.
Il suo culto è legato al tempo della dominazione longobarda, quando conobbe il suo apogeo nell´area italiana. Una ulteriore conferma dell’influenza che i Longobardi ebbero sulla città di Fara.
San Vito è rappresentato con i cani, di cui é patrono e dal cui morso protegge i suoi fedeli.
Ma i cani di San Vito hanno un valore simbolico diverso, la cui origine deriva dalla data della festa del martire.
Il 15 giugno cade infatti in un tempo astronomico legato all´arrivo dell´estate, stagione che presso tutte le culture del Mediterraneo, recava con sé i rischi maggiori per l´agricoltura e per la pastorizia.
Inoltre presso gli antichi la forza distruttiva dell’estate era simboleggiata dalla costellazione del cane maggiore, la cui comparsa segna l´inizio della stagione estiva.
Il Cane in definitiva rappresenta il pericolo
dell’estate dal cui simbolico morso letale per i campi e per l’uomo bisognava guardarsi con opportuni riti. In tal modo il martire Vito eredità tutto il patrimonio mitologico legato al simbolo del cane, diventando il protettore dell´uomo e dei campi dall’azione funesta della calura estiva, apportatrice di siccitá e di morte.
15 giugno – San Vito Martire
2019-06-15